Corriere.it 15 Febbraio 21
Debiti, sei milioni di famiglie in difficoltà: come ottenere un sostegno per uscire dalla crisi
Meno lavoro, meno reddito disponibile. Il lockdown ha intaccato l’equilibrio economico degli italiani. E si fatica a pagare mutui e prestiti. Le soluzioni per chi è in crisi debitoria.
Sei milioni di famiglie italiane sono a rischio insolvenza. A dirlo è la Consulta nazionale Antiusura. Lo shock della pandemia ha gonfiato il numero delle famiglie in sofferenza economica. Prima del 2020, sempre secondo l’associazione, di famiglie in sovraindebitamento se ne contavano due milioni, cinque in equilibrio precario tra reddito disponibile e debiti. Il Covid 19 ha sparigliato le carte e non è ancora chiaro quando l’emergenza sanitaria, che è anche economica, terminerà. Né come sarà il futuro.
Covid e debiti, un binomio pericoloso
Aumentano le difficoltà finanziarie legate alla perdita del lavoro (quasi mezzo milione in un anno, secondo gli ultimi dati Istat) e del reddito per chi, lavoratore autonomo o stagionale, si è dovuto fermare a causa del lockdown. Baristi, ristoratori, piccoli artigiani, negozianti e non solo hanno dovuto farsi i conti in tasca e capire come fare ad arrivare a fine mese. E soprattutto come pagare un mutuo, un prestito o un credito aperto in tempi migliori. Tre famiglie su dieci hanno dichiarato a Bankitalia di non avere più soldi sufficienti per far fronte alle spese essenziali, nemmeno per un mese in assenza di altre entrate. Il tema del sovraindebitamento aumenta a dismisura. Basti pensare che la task force promossa da MEF, MISE, Bankitalia, Abi, Mediocredito centrale e SACE ha raccolto oltre 2,7 milioni di domande di moratoria, per circa 300 miliardi: i cittadini chiedono a gran voce uno slittamento dei loro obblighi finanziari. Di recente anche il Consiglio nazionale dei commercialisti ha lanciato l’allarme: “nell’attuale situazione di emergenza sociale post Covid-19, la crisi da sovraindebitamento tornerà ad avere un ruolo fondamentale”, ha detto il presidente.
Gli interventi normativi
Con la conversione in legge del Decreto Ristori, sono entrate in vigore, lo scorso 25 dicembre, nuove disposizioni in favore di famiglie e imprese in crisi debitoria. La normativa introduce alcune novità: in primis consente ai membri della stessa famiglia di accedere a un’unica procedura, quando il sovraindebitamento ha origine comune. Inoltre il debitore “meritevole” può chiedere, per una volta, l’esdebitazione, cioè un piano di rientro per cancellare i propri debiti. Le nuove regole accelerano un percorso già previsto con il Codice della crisi, che entrerà in vigore a fine 2021. Tuttavia gli interventi normativi non bastano, anche perché le necessità dei debitori sono spesso urgenti.C’è quindi bisogno di rispondere in modo più forte e immediato, per supportare le persone in crisi finanziaria. Anche in vista delle future cartelle esattoriali, bloccate negli uffici dell’Agenzia delle Entrate fino a fine febbraio.
Un aiuto per le famiglie
La necessità di interventi che tendano una mano a chi è in difficoltà è confermata dai numeri di Difesa Debitori Spa, società di consulenza finanziaria che da anni lavora per aiutare famiglie e imprese ad ottenere una riduzione del debito da rimborsare: attraverso un sistema di consulenza telefonica e online sempre attiva, gli esperti fiscalisti stanno raccogliendo oltre 10 mila richieste al mese.
Definire le posizioni debitorie in sofferenza con banche e finanziarie o affrontare le problematiche con il fisco non è sempre facile per un privato cittadino. L’azienda fa da intermediatore tra cliente ed enti creditori, riuscendo a ridurre il debito fino al 70% ma anche a sospendere o diminuire le rate di mutui e finanziamenti o fermare pignoramenti e decreti ingiuntivi. Un aiuto che, in tempi di crisi, per molti italiani diventa vitale.
La società, nata nel 2013, non si è fermata nemmeno di fronte al Covid. Anzi. La pandemia ha contribuito a spingere i canali digitali e consolidato la fiducia nei servizi a distanza, proprio come quelli forniti da Difesa Debitori Spa.
Come riemergere dai debiti
Tra le migliaia di richieste di supporto, c’è quella di M.R. che, dopo la separazione dal marito, non ha avuto più le entrate necessarie per pagare un debito di 38.700 euro. Lei oggi lavora come bracciante agricola. Un’entrata modesta, certo. Ma con l’aiuto di Difesa Debitori Spa, ha chiuso il debito con un accordo a saldo e stralcio per 10 mila euro e ha risparmiato il 74%.
Solo nel 2020 la società ha concluso 5749 accordi. Un sospiro di sollievo per i tanti assistiti. Numeri che crescono giorno dopo giorno (nel 2019 gli accordi erano stati 5159), segno che l’insolvenza finanziaria bussa sempre più spesso alla porta dei cittadini. Anche di quelli che, fino a pochi mesi fa, godevano di un buon tenore di vita. La famiglia del signor F.A ne è un esempio lampante: una moglie, due figlie, uno stipendio fisso ed una casa di proprietà. Con il lockdown e il blocco degli spostamenti, F.A. ha dovuto rinunciare ai suoi viaggi di lavoro. Nel giro di poco si è ritrovato con un reddito dimezzato e un debito di 9.434 euro ormai insostenibile. Difesa Debitori Spa gli ha permesso di risparmiare il 70% e chiudere la partita a 2.850 euro.
Per leggere l’articolo completo visita: https://studio.corriere.it/difesa_debitori-sa1-protezione-ed-aiuto-indebitati/